Un matematico ebreo, un patriota con grande rigore morale: Vito Volterra rifiutò il giuramento di fedeltà al fascismo imposto ai professori universitari nel 1931 dalla regia di Giovanni Gentile. Su oltre milleduecento accademici, soltanto dodici opposero un rifiuto.
Rifiutò il giuramento in quanto contrario alla sua coscienza, agli "ideali di libertà, dignità e coerenza interiore" con i quali era cresciuto.
Le conseguenze non erano da poco: perdita della cattedra, una pensione al minimo, persecuzioni, divieti, una vigilanza stretta e oppressiva.
In classe abbiamo raccontato la sua storia e mostrato le foto dei documenti...