Mi piace parlarne sempre ad inizio anno. A volte si propone qualcosa che lascia una traccia sul quaderno, a volte no.
Quest'anno ho scelto una poesia di Azzurra D'Agostino. I ragazzi hanno ascoltato attenti la lettura e hanno dimostrato di capire il senso e il significato del testo. Dalla conversazione è emerso anche il ricordo della canzone proposta in seconda, allora in modo ridotto, questa volta riproposta in versione "integrale".
L'attività non si è conclusa in una sola giornata... Qui il seguito!
Lo stato d'animo con cui gli alunni si predispongono alla matematica è fondamentale: vorrei che fossero sereni, senza ansie nè da materia nè da prestazione... e per far questo chiedo la collaborazione delle famiglie.
L'obiettivo di questa proposta è quindi da tenere ben presente anche per migliorare l'aspetto cognitivo.
Ecco la poesia e, sotto, il testo della canzone di Jovanotti che, oralmente, abbiamo messo a confronto.
(per caso anche la maestra Ida ha proposto la stessa poesia proponendo un'interessante attività di italiano che potete leggere sul suo blog)
La misura del mondo
In matematica non sono brava.
Perdo il conto delle foglie dei rami
e per le stelle ogni volta ricomincio da capo.
Non riesco a misurare il salto delle cavallette
e non so la formula per il perimetro delle nuvole.
Il calcolo di quanta neve sia caduta mi sfugge
e anche di quanta ne possa reggere un filo d’erba.
La somma dei passi per arrivare al mare non mi riesce
e mi chiedo se per il ritorno devo fare una sottrazione.
Ho diviso il numero dei semi per i frutti
il risultato è una nuova foresta e ne avanza qualcuno.
Se moltiplico le giornate di sole per quelle di pioggia
ottengo più di sette stagioni e non so quante settimane.
La matematica mi confonde. Come misura del mondo è strana.
Per quanti conti si facciano qualcosa non torna mai pari.
Due finestre fanno una vista? quattro muri sono una casa?
Noi siamo i nostri centimetri, chili, litri? quanto pesa un segreto?
quanto misura una risata? e l’area del cuore come si calcola?
(Azzurra D’Agostino - Porretta Terme, 1977)
Ascolta cliccando QUI la canzone di Jovanotti
I numeri
di jovanotti – 1990
I numeri, non li sopporto più
la matematica, che mi perseguita
ovunque vai, qualsiasi cosa fai
si parla solo coi numeri
la gente parla coi numeri
la gente dà i numeri
quanto guadagni?
quanto risparmi?
quanti anni hai?
e che voto mi dai?
e quanto costa questo?
e quanta gente c'era?
e quanto costa questo?
e grazie tenga il resto
un milione e settecentotrentamila
si vestono come te,
ma non sono uguali a te
almeno secondo me,
o forse sì,dipende da te
25, 35, 25, 35, 23
Non siamo numeri, ma siamo liberi
non siamo numeri, ma siamo liberi
3 x 5 25 6 x 3 33 2 x 8 48 3 x 9 29 6 + 2 quattrodue
3 x 8 48 6 x 9 29 3 x 3 33
I numeri, non li sopporto più
la matematica, che mi perseguita
quanto mi dai dimmi quanto mi darai
a che ora arriverai scusa dimmi che ora fai
quanti chilometri bisogna fare per andare verso la libertà
chissà poi dove sarà, o forse qua anzi mi sa che è proprio qua
25, 35, 25, 35, 23
non siamo numeri, ma siamo liberi
non siamo numeri, ma siamo liberi
3 x 5 25 3 x 5 25 3 x 5 25 3 x 5 35 6 x 3 33 6 x 3 33 6 x 3 33 3 x 3 33
I numeri, non li sopporto più
la matematica, che mi perseguita
I numeri I numeri la matematica, che mi perseguita
I numeri I numeri la matematica, che mi perseguita
non siamo numeri, ma siamo liberi
non siamo numeri, ma siamo liberi
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